Un’indagine condotta da Confindustria rivela che quasi la metà delle aziende italiane ha adottato in modo stabile forme ibride di lavoro.
Il modello “3 giorni in ufficio, 2 da remoto” è il più diffuso, e si accompagna a investimenti in strumenti digitali e formazione interna.
L’indagine condotta da Confindustria ha rivelato che quasi la metà delle aziende italiane ha adottato in modo stabile forme ibride di lavoro. Il modello più diffuso è quello dei “3 giorni in ufficio, 2 da remoto”, che si è dimostrato efficace nel favorire la flessibilità e la conciliazione tra vita lavorativa e privata. Questa nuova modalità di lavoro ha spinto le aziende a investire in strumenti digitali e a potenziare la formazione interna, al fine di garantire una transizione fluida verso il lavoro ibrido e aumentare la produttività dei dipendenti.
L’indagine di Confindustria ha rivelato che molte aziende italiane hanno adottato forme ibride di lavoro, come il modello “3 giorni in ufficio, 2 da remoto”, per favorire la flessibilità e la conciliazione tra vita lavorativa e privata. Questa nuova modalità ha portato le aziende a investire in strumenti digitali e formazione interna per garantire una transizione fluida verso il lavoro ibrido e aumentare la produttività dei dipendenti.